da questa strada,
dalla pioggia che batte
sui vetri dell'auto,
dai campi , ampi, arati, pianeggianti.
Come potrò separami
dagli alberi che seguono il mio sentiero,
dagli ulivi che tacciono,
come potrò separarmi
dall'erba verde e ridente dei prati,
come potrò separarmi
dai negozianti di cui
riconosco le voci familiari,
Come potrò separarmi dalle persone
che incontro per strada
e mi salutano.
Come potrò separarmi
da questo cielo,
grigio, azzurro, tempestoso,
nuvoloso, rosa , acceso
giallo rosso verde?
Come potrò separarmi dalla vita
quando verrà la Morte
a prendermi senza avvertirmi.
Come potrò io oppormi ad essa.
Mano fatale che mi toglierà
tutto,
mi toglierà gli occhi,
le orecchie,
il naso, la pelle, la lingua.
Mi toglierà i miei strumenti
per amare la vita
e non potrò né urlare,
né ribellarmi,
né scappare.
Sarà l'ultimo atto,
in solitaria,
una sfida che accadrà
e la Signora Morte
vincerà:
la mia unica vera nemica.
Gocciolanti resteranno gli umani,
con la pioggia che batte sui vetri
e il comignolo della casa
che riprende a fumare il suo sigaro.