Incontri mensili di divagazioni poetiche

D i v a g a z i o n i p o e t i c h e

Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti....
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

Alda Merini



31 dicembre 2013

SI RIMANDA A FEBBRAIO

Care amiche e cari amici
Il sovrapporsi di impegni e lo spostamento delle date di alcuni laboratori non ci consentono di proporre l'incontro di gennaio. Ci ritroveremo a febbraio; vi resta perciò tanto tempo per scrivere!
Auguriamo a tutti BUON ANNO e ARRIVEDERCI NEL 2014

Arcipoesia

28 dicembre 2013

FERNANDO BANDINI Quando muore un poeta è come se fosse morta una parte di noi

Fossero i miei versi

Fossero i miei versi quello che la neve
 è per i bambini quando si svegliano
 e guardano dal vetro sbalorditi la lieve
 polvere caduta da lontani mondi.
 Fossero i miei versi quello che l’acqua
 di maggio è per i meli dalla foglia lustra
 quello che il vento è per i pini (una frusta
 verde che schiocca sulla selva e sul pascolo).

Quello che per i pesci guizzanti è la ghiotta
 esca, per il tordo bottaccio
 la trappola insidiosa fatto col setaccio
 di casa ancora sporco di farina.

Capaci di catturare, capaci di ferire,
 capaci di serbare un segno segreto,
 un mistero d’origine nel lieto
 turbinio delle cose che lievita la massa.
 Fossero i miei versi quello che le stelle
 sono per la notte quando esplodono in cielo
 come larghi rododendri sullo stelo
 d’un sospiro che veglia alle finestre.

Fossero i miei versi di bella fattura
 ma nutriti di umana realtà.
 aria della lotta e pane del riposo.
 

**

Fernando Bandini -Vicenza 1931- Vicenza  25 dicembre 2013
 poeta e critico letterario, ha insegnato stilistica e metrica italiana all’istituto di filologia neolatina dell’Univesità di Padova e letteratura italiana moderna all’Università di Ginevra. Esordì con la raccolta In modo lampante (Neri Pozza, Venezia 1962), seguita da Per partito preso (ibid. 1965). Entrò nella collana mondadoriana “Lo Specchio” nel ’69 con Memoria del futuro; nella stessa collana pubblicò La mantide e la città (1979). E’ autore anche di poesia latina, apprezzata in sede internazionale. Ha dedicato studi critici alla lirica italiana del novecento; curato edizioni di G. Leopardi, Canti, (Garzanti, Milano, 1975); G. Giudici, Poesie scelte, (Mondadori, Milano 1975). Tra le sue raccolte poetiche Il ritorno della cometa. Santi di Dicembre (Ed. A.I., Padova, 1985); (Garzanti, Milano, 1994); Meridiano di Greenwich (ibid.,1998)


da Cartesensibili,wordpress,com

24 dicembre 2013

Auguro a tutti e tutte un sereno Natale con le parole coraggiose di Nelson Mandela

Dal profondo della notte che mi avvolge,
 Nera come un pozzo da un polo all'altro,
 Ringrazio qualunque dio esista
 Per la mia anima invincibile.
 Nella feroce morsa della circostanza
 Non ho arretrato né gridato.
 Sotto i colpi d'ascia della sorte
 Il mio capo è sanguinante, ma non chino.
 Oltre questo luogo d'ira e lacrime
 Incombe il solo Orrore delle ombre,
 E ancora la minaccia degli anni
 Mi trova e mi troverà senza paura.
 Non importa quanto stretto sia il passaggio,
 Quanto piena di castighi la vita,
 Io sono il padrone del mio destino;
 Io sono il capitano della mia anima.


da Marisa

BUON NATALE A TUTTI GLI AMICI DI ARCIPOESIA


21 novembre 2013

PREMIO LORENZO MONTANO

PREMIO LORENZO MONTANO
FORUM DI ANTEREM
 
Sabato 23 e domenica 24 novembre 2013

 
Sabato 23 e domenica 24 novembre 2013 negli spazi della Biblioteca Civica di Verona, via Cappello 43, in occasione del Forum di poesia promosso da Anterem, gli appuntamenti saranno numerosi.
 
Momento privilegiato delle due giornate sarà la cerimonia conclusiva del Premio Lorenzo Montano, alle ore 17.
Saranno premiati:
Pascal Gabellone (Francia) per “Opere scelte”
Giovanni Duminuco (Italia) per “Raccolta inedita”
Peter Carravetta (USA) per “Opera edita”
Gabriele Gabbia (Italia) per “Una poesia inedita”
Paolo Ferrari (Italia) per “Una prosa inedita”
 
Vogliamo creare un richiamo e un'offerta culturale diretti ad un pubblico vasto, di giovani e appassionati, con un orizzonte che vada oltre le mura di Verona, oltre l’Italia", affermano i curatori, Flavio Ermini e Ranieri Teti.
Il Premio Lorenzo Montano si propone come centro privilegiato per la libera circolazione delle idee e per la comprensione della realtà.
La Giuria è formata da poeti e intellettuali che cercano di aiutare lo spettatore a familiarizzare, e piacevolmente, con tutto ciò che nella poesia e nell’arte, nella psicoanalisi e nella musica è “ricerca”. Ciò è reso possibile dalla passione per la verità, passione che qualifica il Premio Lorenzo Montano come spazio di approfondimento e in pari tempo di alta divulgazione.
La finalità è di far emergere l’intima relazione che unisce la poesia e le complesse problematiche del nostro tempo.
L’intento è di far amare a un numero sempre più vasto di lettori la grande poesia contemporanea e della modernità.

Ecco il programma completo delle due giornate.Sabato 23 novembre



Ore 10.00 - L’ARTE DELLA PAROLA (1963-2013)

Convegno per i cinquant’anni della poesia visiva

Ore 12.00 - POESIA VISIVA

L’attualità di un’avanguardia del Novecento: inaugurazione della mostra (con autori di grande rilievo come Miccini, Verdi, Pignotti, Niccolai, Perfetti, Bergamini…)


Ore 14.30 - IL DIRE POETICO E GLI STRUMENTI CRITICI

Poesie, prose e saggi degli autori finalisti al Premio Montano

 
Ore 15.30 - UNO SGUARDO SUI CONFINI

Pascal Gabellone dialoga con Antonio Prete

 
Ore 17.00 - I VINCITORI DEL PREMIO

Premiazione dei vincitori del Premio Lorenzo Montano

 
Ore 18.00 - LA POESIA CHE VERRÀ

I poeti finalisti e vincitori del Premio Lorenzo Montano leggeranno la loro ultima poesia


Domenica 24 novembre


Ore 11.00 - POESIA IN CONCERTO

Musiche originali degli studenti delle classi di composizione del Conservatorio “Bonporti” di Trento e Riva del Garda sui testi poetici e filosofici della rivista “Anterem” e dei vincitori del Premio Lorenzo Montano


Il programma dettagliato si trova sul sito: www.anteremedizioni.it




12 novembre 2013

SCIVOLO di Elisabetta Marchi

Scivolo e incespico sulle parole sdrucciole,
scavalco quelle tronche,
mi arrampico sugli apostrofi,
trattengo una romantica gioiosa parola perla naufragata dal mare per me, dallo sciabordio lieve di un'onda sciolta, da una rima stolta,
da una frase senza senso che ha dentro solo il suono del vento.


Vento come musica,
fronde di alberi che stormiscono come fossero melodie
che diventano parole.
Suoni, musiche, melodie, parole...
Ecco ora insieme ballano, piangono, contestano, si mescolano,
si allontanano, si ritrovano e sì fondono in un unico grande girotondo
sin da riempire tutto il mondo!

PARTO di Elisabetta Marchi

Via parto... vado lassù.... no laggiù...
nel profondo lago blu!
dove trovo una carpa poi una scarpa
e ancora un veliero un elmo col cimiero
una vela ammainata una slitta ghiacciata
una slitta ghiacciata sul lago dorato?
Ma questo è un sogno mancato
Esco dal lago dorato corro sul prato
trovo un filo spinato lo scavalco distratta mi strappo la giacca
giacca giacca delle mie brame vado così ridotta fino al reame?
La mi aspetta la regina che è diventata buona anzi no buonina
ha mangiato una mela che non era avvelenata
solo geneticamente modificata
così sì è un po' addolcita e il suo reame mi vuole regalare
ma dimmi tu cosa me ne potrò fare?
C'è il parco c'è il castello un grande ruscello
e cavalli e cani e gatti... roba da matti!
Ma io lì mica ci voglio stare
voglio salire su una mongolfiera e starci dalla mattina alla sera
guardare il mondo dall'alto in basso non mi parrà strano se qualcuno mi darà la mano
mano manina bella anche quella di mia sorella
ma se sarà  quella di mia cugina non farò certo una bella rima!

31 ottobre 2013

IL SUONO DELLE PAROLE 11 NOVEMBRE ORE 20.30 all'Opificio dei Sensi di Ferrazze



Care amiche e cari amici di poesia, siamo consapevoli che non si legge bene una parte del volantino perciò vi trascriviamo le tre righe finali, quelle che danno significato letterale al titolo IL SUONO DELLE PAROLE; noi possiamo attenercene ma possiamo anche trovare altri significati. Buon lavoro.


[…]  La e chiusa, invece, produce sensi di angustia, incertezza, luce debole, indecisione, difficoltà; la i dà un senso di sottigliezza, di affilato, di disagio, di acume, di qualcosa che ferisce, di introspezione e riflessione; la o aperta convoglia senso di ampi spazi, gioia, brillantezza; la o chiusa e la u sono le vocali del grigio e del nero, dell’opaco, corrucciato, angustia, chiusura di spazio, negatività, pessimismo […]

da “Poetando”,  Sesta Lezione del Prof. Rotolo ‘La poesia nell’Orecchio’

21 ottobre 2013

FOGLIE D'AUTUNNO DI ELISABETTA MARCHI




Foglie d’Autunno

Che si sfogliano e si sfaldano

Veleggiano e volteggiano

Si riposano su asfalti poco accoglienti

Su prati compiacenti

Su piazze affollate

Su terrazzi deserti di case fatiscenti.

 pigre ingiallite pietosamente intristite

Intristite da un autunno carico di nostalgica malinconia……

Ma le foglie d’Autunno non desiderano un po’ di follia?

19 ottobre 2013

ROSSO di Bruna Meneghello



Rosso


 Accesa

l' ombra leggera si spande

su l'erba bagnata

d'un acero

rosso

 
 

 

 


 

AUTUNNO di Bruna Meneghello

 L'acqua incessante accoglie l'autunno,
macera le foglie rosse del pero,
le foglie d'oro del pioppo
che rallegravano  l'azzurro del cielo .
Il vento ronzante s'insinua tra i vetri
che vorrebbero restare aperti ,
ma si incontrano con fragore
 e serrano l'entrata alla tristezza.
Foglie rattrappite si rassegnano al distacco,
si appoggiano al piede de l 'albero
 che con loro ha gioito del sole.
Altre  vagando senza meta
porteranno l'intensità del giallo e del bruno
sul grigio dell'asfalto cittadino.
Il tepore novembrino tornerà,
troverà solo rami
nudi e nodosi
in attesa
di nuove compagne di giochi
nell'aria frizzante della primavera.

Bruna Meneghello

 

18 ottobre 2013

IL DISTACCO Di Marisa Venturi



Autunno 2013

 
Umida di nebbia fradicia
s’avvita
in un giro di vento
Accolta dall’erba
decomposta.
C’è un senso tragico
nel ferale momento
dell’ultimo volo
E un patto
con la vita
Si nasce per lasciare
Lei
il ramo e le radici
Noi
le storie
all’ultimo atto. 



 

 

17 ottobre 2013

Antonella Carnielli ha portato Le pepé di Wanda Girardi Castellani - Propone un distacco diverso.


VEDER CADERE LE FOGLIE di Nazim Hikmet

Veder cadere le foglie

Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
Soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno,
una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno,
non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno,
che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno
mi sento d'accordo
con gli uomini e con me stesso.
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
dei viali d'ippocastani.

(Nazim Hikmet)
 

Jacques Prévert - Le foglie morte


Jacques Prévert - Le foglie morte

Oh! Vorrei tanto che tu ricordassi
 i giorni felici quando eravamo amici.
 La vita era più bella.
 Il sole più bruciante.
 Le foglie morte cadono a mucchi...
 Vedi: non ho dimenticato.
 Le foglie morte cadono a mucchi
 come i ricordi e i rimpianti
 e il vento del nord le porta via
 nella fredda notte dell'oblio.
 Vedi: non ho dimenticato
 la canzone che mi cantavi.
 È una canzone che ci somiglia.
 Tu mi amavi
 io ti amavo.
 E vivevamo noi due insieme
 tu che mi amavi
 io che ti amavo.
 Ma la vita separa chi si ama
 piano piano
 senza far rumore
 e il mare cancella sulla sabbia
 i passi degli amanti divisi.
 Le foglie morte cadono a mucchi
 come i ricordi e i rimpianti.
 Ma il mio amore silenzioso e fedele
 sorride ancora e ringrazia la vita.
 Ti amavo tanto, eri così bella.
 Come potrei dimenticarti.
 La vita era più bella
 e il sole più bruciante.
 Eri la mia più dolce amica ...
 Ma non ho ormai che rimpianti.
 E la canzone che cantavi
 sempre, sempre la sentirò.
 È una canzone che ci somiglia.
 Tu mi amavi
 io ti amavo.
 E vivevamo noi due insieme
 tu che mi amavi
 io che ti amavo.
 Ma la vita separa chi si ama
 piano piano
 senza far rumore
 e il mare cancella sulla sabbia
 i passi degli amanti divisi



Les Feuilles mortes


Oh, je voudrais tant que tu te souviennes,
 Des jours heureux quand nous étions amis,
 Dans ce temps là, la vie était plus belle,
 Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui.
 Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
 Tu vois je n'ai pas oublié.
 Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
 Les souvenirs et les regrets aussi,
 Et le vent du nord les emporte,
 Dans la nuit froide de l'oubli.
 Tu vois, je n'ai pas oublié,
 La chanson que tu me chantais...
 C'est une chanson, qui nous ressemble,
 Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais.
 Nous vivions, tous les deux ensemble,
 Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais.
 Et la vie sépare ceux qui s'aiment,
 Tout doucement, sans faire de bruit.
 Et la mer efface sur le sable,
 Les pas des amants désunis.
 Nous vivions, tous les deux ensemble,
 Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais.
 Et la vie sépare ceux qui s'aiment,
 Tout doucement, sans faire de bruit.
 Et la mer efface sur le sable
 Les pas des amants désunis...

1 ottobre 2013

ARCIPOESIA ALL'OPIFICIO DEI SENSI

Distacco, abbandono, perdita, lacerazione, caduta ... questo è l'argomento di ottobre.

L'inagibilità del Circolo di Via dei Peschi ci ha portati a Ferrazze (comune di San Martino Buon Albergo).
Il posto è bellissimo e molto poetico.
Troverete l' Opificio dei Sensi in Internet; sul sito ci sono foto della struttura, mappa e programma dei corsi di quest'anno.
Per arrivare: dalla Mattarana (uscita Tangenziale Est) dirigersi alle Ferrazze, superare la trattoria che si trova sulla curva a gomito proseguendo dritti oltre il ponticello sul Fibbio.
Sulla sx c'è il Circolo e 20 metri oltre c'è un grande parcheggio.
Per consumare pasti (vegetariani) o bevande (bar) serve la tessera Arci.
Un cordiale arrivederci da
Donneinpuntadipenna
 
 

24 settembre 2013

La poesia di Cherkovski all’Opificio dei Sensi. Non solo beat.

Venerdì 27 settembre 2013 ore 19:30

L'Opificio dei Sensi ospita
uno degli ultimi più grandi letterati statunitensi della seconda metà del Novecento: Neeli Cherkovski incontrerà il pubblico dei suoi lettori e degli affezionati del mondo della beat generation venerdì 27 settembre alle ore 19:30 in una serata unica di poesia.
Biografo di Charles Bukowski e generoso saggista, Cherkovski leggerà le poesie contenute ne “L’amore, comunque”. Il reading verrà introdotto da Laura Zanetti e anticipato dalla lettura delle versioni in italiano dalle voci recitanti dell’editore d’arte Nicola Viviani e del poeta Igor Costanzo. Tessera ARCI sottoscrivibile la sera stessa.Per info: info@opificiodeisensi.it. Sarà possibile intrattenersi con l’autore al termine del reading gustando i piatti dell’Opificio. E’ gradita la prenotazione al 348/8916235

--
Opificio dei Sensi
via Brolo Musella 27
Ferrazze, San Martino Buon Albergo (VR)
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21 settembre 2013

PROSSIMAMENTE NEELI CHERKOVSKI all'Opificio dei Sensi a Ferrazze

Neeli Cherkovski, poeta di Los Angeles trapiantato dal 1975 a North Beach, San Francisco, biografo ufficiale di Bukowski e Ferlinghetti. Autore di una decina di libri di poesia, in Italia è stato pubblicato nell’antologia Nuova poesia americana- San Francisco edita da Mondadori. E’ writer-in residence al New College of California.


La Poesia per Neeli Cherkovski

La Poesia per me è sorpresa, rivelazione, scrutare nel punto più profondo dello spirito di ciò che ci fa pensare e immaginare. Tirar fuori le immagini dall’ ”aria” è quanto mi sento di fare, intrecciando insieme gli elementi della natura, facendo rimare la vita. Adoro mettere in rima la vita, anche quando le parole non fanno rima nel senso classico della tecnica. Esse aderiscono in ogni caso l’una all’altra. Nulla è pericoloso per la comprensibilità di una poesia. Una poesia – LA POESIA  -  quella che ciascun poeta condivide, lotta a favore di una comprensione totale di tutto ciò che è inconcepibile. [...]
 
 
Neeli Cherkovski © photo Jannie Dresser

20 settembre 2013

E' L'ESTATE CHE VA


L’ESTATE  CHE  VA

Il sole è ancora caldo sul mio corpo
 e risana le mie vecchie ossa.
 Cerco di trattenerlo,

 lo adoro come un totem,

 lo abbraccio, come per un addio senza ritorno.

 Temo che i giorni  caldi siano contati,

ma mi rilasso come fosse l’inizio.

Sogno altre notti di piacere,

 ma la programmazione mi strappa a momenti di trastullo.
 L’Università, il canto, la poesia
 
tutto per animare le tante giornate

 prive di un arcobaleno,  carenti di calore.

 
 E’ come stimolare e rianimare
il corpo esanime di un inverno tetro,

cupo e troppo lungo.
Voglio restare sul mio scoglio al sole,

senza pensieri e priva di impegni,
sola con amenità.

Sono nata per godere non per soffrire.
 
Ornella Selogna      20/09/2013

7 settembre 2013

INCONTRIAMOCI

PASTA E FASOI ALLA VENETA  Poesia Liquida e ... altro
(MINESTRON DE IDEE)
 
MERCOLEDI 18 SETTEMBRE ORE 20.00
Opificio dei Sensi a Ferrazze
 



Care amiche e cari amici
dopo la pausa estiva siamo pronte/pronti a ricominciare?


Abbiamo novità importanti da comunicare perciò abbiamo organizzato un incontro all'Opificio dei Sensi di Ferrazze.
Il posto è stupendo e se il tempo lo permetterà, dopo la pasta e fasoi, potremo leggere qualche poesia "a filo d'acqua". Però, per conservare il carattere conviviale della riunione, la lettura sarà opzionale.
Portate  comunque poesie.

Primo piatto ad libitum + dolce + acqua,vino e caffè = 10 euro

Avremo una sala per noi, per confrontarci, riassumere, comunicare, decidere ecc ... -
L'unico vincolo la prenotazione entro giovedì prossimo (347 5603918 oppure 320 212167622)
Se conoscete altre persone interessate a conoscerci portatele: in tanti è ancora più divertente.

Per chi si è chiesto della POESIA LIQUIDA e delle sue evoluzioni:
Tutto era pronto ma ancora una volta il tempo promette pioggia per lunedì e martedì. Nell'incertezza abbiamo cercato una diversa location e cambiato il nostro programma perciò ... MINESTRON!

19 agosto 2013

SOGNI Petit Onze di Bruna Meneghello


   Sogni
nascosti sotto le foglie
emanano tenui brillii,
illuminati dalla
luna




 

IL CASTELLO di Bruna Meneghello


 
Il castello

Nel castello sulla collina
diafane principesse
coi capelli intrecciati di perle e  velluti,
scivolate dai sogni di dolci ballate
si aggirano lungo le mura
aspettando le serenate  dei trovatori.

Insieme
ascoltiamo i poeti cantare alla Luna
che illumina  la bianca notte d'estate.

Insieme
viviamo l'incanto di un cielo stellato.
Godiamo l'alito fresco della montagna
che non teme il tempo, non teme gli spazi
come i versi che raccontano
emozioni.

31 luglio 2013

CERULEA LUNA di Alvise Fretti


Strascica questa notte
biascicanti sequele
di umidi deliri
di madidi dolori.
Accende la sua luce
la mia cerulea luna.
Le trepide colline
tremolano melliflue
e l'anima si scioglie,
la ninna nanna coglie.
Accende quel suo canto
come un incerto pianto.
Le magiche parole
si rimano da sole.
Che docili canzoni
che dolci sensazioni.
Accende la sua luce
la mia cerulea luna.
È il suo volto stanco.
È il respiro bianco.
Le tue mani ancora,
Rimani nuda ancora.
Accese son le stelle,
accesa la tua voglia.
Mormora questa notte
tormentate sequele
di segreti livori
di separati cuori.
Accende la sua luce
la mia cerulea luna.

da I sonetti della memoria Impressioni metropolitane, Jago Edizioni, Verona 2012

30 luglio 2013

MI MANCA di Marisa Venturi



Lunapiena 2013

 
Mi manca
la luna d’estate
e l’ombra
di una barca rovesciata
Mi manca

il suono dell'onda
la sabbia bagnata
che impudica si insinua

Mi manca
Il calore di una mano
sudata
al risveglio
Mi manca 
Il chiarore lontano
delle albe color latte
la pioggia sul viso
dei viaggi in moto
e il tempo perduto

Mi manca
L’egoismo del No
Caduto
nella mollezza
della solitudine
Mi manca
chi mi diceva No
Oppure Si
E mi ripescava
dalle sabbie mobili
dell’ indecisione

Mi manca l’amore
Quello pacato.
Senile
Mi manca una carezza lieve
Mi manca la tensione
tra il Me e il Noi.
Mi manca
un tocco gentile

Mi manca l’approdo
di un abbraccio forte
E duraturo
Mi manca  il tempo
per avere Futuro
In sostanza
Mi manca
la Voglia di Vivere

Guardo questa luna piena
La stessa
che indifferente
tra le torri avanza
E ho 
in abbondanza
motivi
per salire
sul carro dei monatti
Vittima di una peste
chiamata Disperazione
 
E la vita è come la peste
Uccide anche da morta


29 luglio 2013

LA LUNA di Alessandra Ronconi

La luna
la grossa lacrima del cielo
sopra gli attimi chiari
in cui ti ho atteso.
Dentro all'utero caldo
di ogni tentativo
le unghie dei gesti
grattavano le ore.
Anche tu, anch'io
perduti come treni
non ha più tempo la nostra solitudine-
Anche tu, anch'io
tra consumate rotaie
di ricordi. E l'ascia dei tuoi gesti
le separa.



25 luglio 2013

FRAMMENTI di SAFFO

TRAMONTATA è LA LUNA

Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte ;
anche giovinezza già dilegua ,
e ora nel mio letto resto sola.
Scuote l'anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.
Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.


 SULLA TENERA ERBA APPENA NATA
 
Sulla tenera erba appena nata
Piena splendeva la luna
quando presso l’altare si fermarono:

e le Cretési con armonia
sui piedi leggeri cominciarono,
spensierate, a girare intorno all’ara
sulla tenera erba appena nata.
 
 
 
 
LE STELLE INTORNO ALLA BELLA LUNA
Le stelle intorno alla bella luna
velano il volto lucente,
quando piena, al suo colmo,
argentea,
splende su tutta la terra.
 
 
 

FOGLIO BIANCO di Betty Marchi


Guardo la luna
che lenta scende e scivola via
lasciando notte.
Notte su le note
di una musica lieve
e intanto annoto parole
che parlano di niente,
di nessuno.
Se non di luna che lenta scende
lasciando buio attorno
e bianco su foglio bianco.

POESIE SULLA LUNA di Stella Cernecca


PETIT ONZE

Luna
nel castello di Montorio
tre bianche torri
in cerchio
noi.

 

Bocca
di luna piena luminosa
taci e ascolti
poesie per
noi.


POESIE

La luna e il sole

La luna,
la notte,
mi prepara
un'essenza afrodisiaca,
solo per me.

 
La luna,
la notte,
mi versa il suo cocktel
al primo mattino,
solo per me.


La luna,
la notte,
mi dona
il suo nettare trasparente
in coppe verdi di rugiada,
solo per me.


- Bevi, è buona! -
ella mi bacia
e se ne va.


Svegliata nel sonno
bevo il distillato astrale.


Le ultime gocce
sono per il mio re sole,
egli,
con calma,
si alza,
nel tiepido mattino.
Insieme affronteremo
la nuova giornata.

 

All'alba

Fra poco le stelle
se ne andranno
a dormire:
hanno già fatto compagnia
agli amanti,
ora non servono più.
 
L'aria si fa più fresca
e profumata
e la luce avanza lentamente.

Adesso,
che tutte le stelle
si son dileguate,
la luna spadaccina
rientra nel grembo materno
a respirare il vuoto cosmico

 

 

PETITE ONZE da Ancilla

Plenilunio
fresco, leggero, dolce vento
mi accarezza tutta
senza calura
finalmente

23 luglio 2013

GUARDA CHE LUNA ...

Questa volta ci siamo riusciti! Serata bellissima! Il venticello che di sera spira sul colle del castello ha reso tutto ancor più piacevole. Trentacinque adulti che si sono  ritrovati là, ...

"... dove comincia il silenzio e lo stare con se stessi, in lento ascolto … un posto in cui si possano svasare pensieri, sterrarne le radici e rinvigorirle di luce e di aria per poi insediarle in nuove terre …”
Aldo amico di penna, di musica e di teatro  ci ha dilettato con le sue suggestioni musicali; CANZONI LUNATICHE per una serata speciale.
Alla fine un brindisi per i nuovi nati: Alessandro, Matilde e Aurora. E per i nonni, nostri compagni di avventure poeticoteatralmusicali.

Alla luce della luna e delle torce abbiamo letto poesie ma anche composto alcuni Petit Onze (Struttura poetica di 1-4-3-2-1- per un totale di 11 parole).
PS: Se me li spedite li pubblico sul blog, intanto comincio con il mio e quello di Paola Tosetti.

 
 
LUNA,
INCINTA DI SOGNI SMARRITI
DI DESIDERI MANCATI
TI ORDINO:
PARTORISCI

                                        Marisa Venturi



MISTERIOSA

DOLCE LONTANA PALLIDA LUNA

SEI UN ENIGMA

LASSÙ IN

CIELO

                  Paola Tosetti

 

12 luglio 2013

POESIE DI LUNAPIENA AL CASTELLO DI MONTORIO

Buongiorno a tutti, cari amici poeti

Ci aspetta l'appuntamento con POESIE DI LUNAPIENA; lo stesso che Giove Pluvio ci aveva negato a giugno.
Non ripropongo il volantino ma solo questo invito a confermare o dare la vostra partecipazione.

E' necessario prenotare perchè siamo ospiti fuori-orario e dobbiamo sapere chi viene per comunicarlo: potete telefonare a Giovanna cell. 3472495679 o a Marisa 347 5603918 o rispondere a questa mail.

Ci troviamo davanti all'ingresso del castello alle 21.15 lunedì 22 luglio.
Abbiamo modificato l'orario, prendetene atto. Si comincia alle 21.30.

Portate poesie, portate soprattutto vostre poesie e ricordatevi la torcia elettrica e un notes con matita. Portatevi uno scialle perchè al castello, a sera, scende la brezza dei Lessini.

Aldo Zappacosta ci diletterà con CANZONI LUNATICHE.

C'è il parcheggio vicino al castello perciò non preoccupatevi, non c'è da camminare.

Un saluto

Marisa, Silvana e Giovanna per Donneinpuntadipenna


24 giugno 2013


Cari amici

Anche quest’anno la luna piena ci ha fatto lo scherzo della pioggia! Siamo costretti a rimandare a tempi migliori ma tenete d’occhio il blog e sarete informati delle iniziative estive all’aperto e delle novità.

Buone vacanze a tutti
Donneinpuntadipenna

5 giugno 2013

"POESIE NEL PARCO"

Al concorso di; "POESIE NEL PARCO",  Marisa e Betty saranno tra le premiate.
La premiazione avrà luogo questa sera alle ore 20,30, presso la biblioteca del comune di San Martino Buon Albergo.

26 maggio 2013

DILETTA FANCIULLA di Elisabetta Marchi



Mi molce, diletta fanciulla,
veder le tue gote velate di lacrime.
Codesto dispiacere quale origine può avere?
La tua leggiadria tipica dell'infanzia
s'ammanta d'un velo,
ed io mi sento così prostrata.
Sì desta repentino in me un barlume...
Sono intenta a sminuzzar cipolle
e tu appresso ad esse, molto appresso, ti trovi.
Così piangi lacrime d'artificio,
tenera infante.
Il mio cuore è in tripudio
avendo or ora capito la palese origine
della tua commozione.
Posso or ora stringerti tra le braccia
in un anelito di rinnovata e amorevole gaiezza. 

Piccoli pensieri concatenati di Elisabetta Marchi

Il caffè con te 
davanti alla finestra
spalancata sul giorno,
mentre guardiamo i fiori sul davanzale
che sì fanno spettinare dal vento...
Il vento sfiora le nuvole...
Le nuvole sì sfaldano nel cielo immenso...
Nel cielo immenso lascio andare i miei grandi sogni alla ricerca di infinito...
L'infinito azzurro mi restituisce il mio piccolo mondo, le mie piccole cose, i dettagli che mi conquistano.

19 maggio 2013

CUCCHIAINI di VIVIAN LAMARQUE letta da Luisa Rinaldi



Cucchiaini

A tavola
per non parlare da sola
ha parlato con le sue posate
per tutta l'infanzia
per tutta l'adolescenza
con la signora forchetta
e suo marito il coltello
per tutti i pranzi
e tutte le cene
poi è diventata grande
non ha più parlato all'acciaio inossidabile
quasi più è tornata nel cassetto
dei feroci bambini cucchiaini.

17 maggio 2013

14 maggio 2013

VERSI DI PICCOLE COSE? di Marisa Venturi

VERSI DI PICCOLE COSE

Nel vecchio baule
conserva
i suoi sessant’anni.
Conserva apparenti
quisquilie
Spenti echi remoti
Conchiglie
bordate di rosa
sepolte in un mare
di cianfrusaglie
Sbiadite foglie di seta
Finte camelie
ormai tristi
e vizze
Sotto
due marionette di legno 
Vacanza a Praga
Un re e una regina
Questo erano
nel regno
Sul fondo
un fiocco azzurro
e un libriccino
con dedica
Massaggi ayurvedici
per un bambino
rimasto sogno
E ancora
Scampoli
di jersey e di seta ecrù
Pizzi a crochet
nastri e ricami
Gomitoli soffici
per maglie pensate
E voile
Velluti e stanchi piquet
di balli dimenticati.
Tutto parla di gioventù
Lontane
Irrimediabilmente
consumate.

9 maggio 2013

“Verona Risuona 2013: riconversione sonora di spazi urbani”, LA POESIA è SERVITA - Tavola pronta e si serviranno versi.

Il giorno 11 maggio, per il secondo anno consecutivo, il gruppo Poetria, si inserisce nella manifestazione “Verona Risuona 2013: riconversione sonora di spazi urbani”, promossa dal Conservatorio di Verona, con un suo evento a sé stante, che abbiamo voluto battezzare “La poesia è servita “.
Si tratta di un variegato e fantasioso intrattenimento poetico nel corso del quale i versi verranno, appunto, serviti in forma inconsueta e originale ai commensali di passaggio che vorranno lasciarsi coinvolgere in quest’avventura mirabolante… In una suggestiva cornice, al centro di Piazza Erbe, verrà imbandita una tavola alla quale ci si potrà accomodare per degustare le nostre particolarissime pietanze, accompagnati dai “poetrici camerieri” che vi guideranno lasciandovi scegliere da un nutrito menù la poesia più adatta al vostro palato.
Potrete cogliere l’occasione di ascoltare le parole cadenzate o le rime sciolte che verranno sussurrate alle vostre orecchie da un lettore che sarà per l’occasione a vostra completa disposizione oppure godrete del piacere della lettura vis-à vis di una poesia dedicata a voi soltanto, che potrete sorseggiare come da un calice di vino generoso.
Ci saranno poi falsh mob e colpi di scena che non vi faranno rimpiangere d’essere restati con noi.
Non mancheranno infine danze, musiche e canzoni.
Se il programma vi attira, ricordate l’appuntamento: sabato 11 maggio dalle 16 alle 18 in Piazza delle Erbe a Verona.


VENERDì 10 MAGGIO ORE 18 al Circolo della Rosa

AL CIRCOLO DELLA ROSA
Via Sante Felicita, 13
Presentazione del libro di poesie:
Cuore di preda - Poesie contro la violenza alle donne, Edizioni CFR 
antologia a cura di Loredana Magazzeni, che sarà presente all’incontro con alcune poete, immagini di Fabiola Ledda. Lettura di alcune tra le poesie del testo da parte di: Livia Alga, Lucia Bertell, Claudia Betteri, Serena Betti, Sara Bigardi, Susanna Bissoli, Anna Capozzo, Corinna Ferrarese, Serella Gatti Linares, Margherita Guglielmo, Margherita Mulas, Morena Piccoli, Vincenzo Rosanò, Luisa Spencer, Ida Travi, Michela Turra, Anna Zoli. 
Al pianoforte Isabella Lombardi. 
Incontro a cura del Circolo della Rosa

7 maggio 2013

APPUNTAMENTO CON ON FASOLIN di Agnese Girlanda

Sabato 11 maggio, ore 17,00: In occasione della FESTA DELLA MAMMA: pensieri di una mamma scritti da una nonna "On fasolin": poesie dialettali con traduzione di Agnese Girlanda

Libreria Ninive
vicolo Pomo d'oro 10
37121 Verona
(traversa di c.so Cavour)
Parcheggi: Arsenale e San Zeno (a pagamento); Porta Palio (gratuito)
Aperto tutti i giorni dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30
chiuso lunedì mattina
fax e tel. 0458031248

2 maggio 2013

LE COSE ELEMENTARI DI GHIANNIS RITSOS


In modo maldestro, con ago grosso, con
filo grosso,
s' attacca i bottoni della giacca. Parla da
solo:
Hai mangiato il tuo pane? Hai dormito tranquillo?
Hai potuto parlare? Tendere la mano?
Ti sei ricordato di guardare dalla finestra?
Hai sorriso al bussare della porta?
Se la morte c'è sempre, è la seconda.
La libertà sempre è la prima.

29 aprile 2013

25 APRILE - Giuseppe Bartoli


25 APRILE - Giuseppe Bartoli

L’importante è non rompere lo stelo
della ginestra che protende
oltre la siepe dei giorni il suo fiore
C’é un fremito antico in noi
che credemmo nella voce del cuore
piantando alberi della libertà
sulle pietre arse e sulle croci
Oggi non osiamo alzare bandiere
alziamo solo stinti medaglieri
ricamati di timide stelle dorate
come il pudore delle primule:
noi che viviamo ancora di leggende
incise sulla pelle umiliata
dalla vigliaccheria degli immemori
Quando fummo nel sole
e la giovinezza fioriva
come il seme nella zolla
sfidammo cantando l’infinito
con un senso dell’Eterno
e con mani colme di storia
consapevoli del prezzo pagato
Sentivamo il domani sulle ferite
e un sogno impalpabile di pace
immenso come il profumo del pane
E sui monti che videro il nostro passo
colmo di lacrime e fatica
non resti dissecato
quel fiore che si nutrì di sangue
e di rugiada in un aprile stupendo
quando il mondo trattenne il respiro
davanti al vento della libertà
portato dai figli della Resistenza.