Incontri mensili di divagazioni poetiche

D i v a g a z i o n i p o e t i c h e

Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti....
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

Alda Merini



24 gennaio 2013

RES AMISSA di GIORGIO CAPRONI


Non ne trovo traccia. ......
Venne da me apposta
(di questo sono certo)
per farmene dono.
.......
Non ne trovo più traccia.
.......
Rivedo nell'abbandono
del giorno l'esile faccia
biancoflautata...
La manica
in trina...
La grazia,
così dolce e allemanica
nel porgere...
.......
.......
Un vento
d'urto -
un'aria
quasi silicea agghiaccia
ora la stanza...
(È lama di coltello?
Tormento oltre il vetro
ed il legno
- serrato - dell'imposta?)
.......
.......
Non ne scorgo più segno.
Più traccia.
.......
....... Chiedo
alla morgana...
Rivedo
esile l'esile faccia
flautoscomparsa...
Schiude
- remota -
l'albeggiante bocca,
ma non parla.
(Non può
- niente può
- dar risposta.)
.......
.......
Non spero più di trovarla.
.......
L'ho troppo gelosamente
(irrecuperabilmente) riposta.

23 gennaio 2013

ECCO IL NUOVO PROGRAMMA DI ARCIPOESIA


NEVEGA scritta e letta da Bruna Meneghello


Nevega

 
  fora a caminar fin che la neve scominsia,
lassa che le falíe lesiere le te gira intorno
le te toca el naso e i oci e  le se ferma su i to cavei.
Serca de confonderte nel bianco in dove non ghe più
nè tera nè ciel, non sta a meterte guanti e bareta.
Te vedarè le  peste  lasade da i polacheti novi,
quei che te trovavi  a Santa Lussia , rente al camin
co le manopole , fate a ucie ,de scondon , da tò nona,
co la bambola bela, massa bela per zugar tuti i dì.
No' fermarte, no' guardar le to peste che lassa  mace scure
tute in fila  nel bianco che cuerse la strada.
Speta che le falie , imbriaghe de vento, tuto le cuersa de novo.
Varda inansi n 'do tuto l'è neto , scolta el vento
che alita in facia, ma sta incorto,
se pol sempre sbrissiar.

 

20 gennaio 2013

FREDDO INTERIORE di Elisabetta Marchi



Clima gelido nella zona del mio cuore.
Troppi temporali hanno sconquassato il sistema interno.
Non posso prevedere quando e se avverrà un miglioramento.
Venti impetuosi non mi permettono di stabilizzarmi.
Brina e ghiaccio, sciogliendosi in lacrime, 
mi provocano inevitabili alluvioni con conseguenti forti disagi.
Data la gravità della situazione attendo rinforzi esterni.

POESIA GELATA di Marisa Venturi


Abbandonata ai venti

Al mattino eri un ghiacciolo

Ho unito le mani a coppa

Ti ho regalato un nido

Sul vetro s’è fermato un velo

Umido ricordo di te.

Nel prato bagnato

Nuoteranno fiori

A maggio.



Dicembre 2011

15 gennaio 2013

IO NON PIANGO di Lucia Franzini letto dalla stessa

Io non piango per il gelo profondo
che ha distrutto il mio orto e le piante.
Né per il giardino sepolto di neve
in cui gli alberi, ormai scheletri bianchi,
custodiscono il sonno delle memorie.

Io non piango per voi creature
già morte nel bianco cimitero
che era il mio verde e fiorito giardino,
ma per il calicanto che pur vive ancora
e fiorisce  testardo sul nudo ramo.

Per te io piango, ostinato,
profumatissimo fiore dal cuore ferito.
             Pallido e giallo come il sole d'inverno,
il tuo colore di vita prematura
rimprovera la morte che sta intorno.

Per te io piango, primo e ultimo fiore
della stagion sbagliata,
e per me, che il tuo fiorire desolato
volutamente ignoro
e pur m'è gelo e sgomento
domani.
                                         Lucia Franzini

È arrivata la neve (Gabriela Mistral ) Letta da Franco De Grandis


È scesa la neve, divina creatura,
a visitare la valle.
È scesa la neve, sposa della stella,
guardiamola cadere.
Dolce! Giunge senza rumore,
come gli esseri soavi
Che temono di far male.
Così scende la luna,
così scendono i sogni ...
Guardiamola scendere.
Pura! Guarda la valle tua,
come sta ricamandola
di gelsomino soffice.
Ha così dolci dita,
così lievi e sottili,
che sfiorano senza toccare ...

Sol invernal (Biagio Marin) Letto da Franco De Grandis

Sol invernal de l'ore meridiane
cussí lisiero e trasparente
cussí calmo e ridente
su le miserie umane;
nel vespéro el pudor
te fa piú soldo el viso
e un malinconico suríso
in boca, xe '1 to fior.
In urti mie distanti
solesài e perplessi
fiurisse i calicanti
co' petali dimessi.
El profumo inproviso
el fa l'incantamento
al primo alito de vento,
al cuoi piú vecio e griso

12 gennaio 2013

APPUNTAMENTO CON LA POESIA


  Ci auguriamo che le previste nevicate tardino ad arrivare, in caso contrario telefonate a Giovanna,
 presso l'ARCI per avere conferma, dello svolgimento della serata.
 Se le strade dovessero essere poco sicure, si rimanda!
Arcimontorio tel. 0458841006  cell. Marisa 347 5603918 cell Giovanna 393472495679) 


BUONA DOMENICA 

  Luisa


6 gennaio 2013

PROSSIMO APPUNTAMENTO

Carissimi Amici di Versi

Eccomi senza la locandina perchè oggi Blogspot fa i capricci. Non riesco a postare nessuna foto.


LUNEDì 14 GENNAIO ORE 21.00


HA FREDDO IL CIELO? HA FREDDO L'ARIA?
da un verso di Vivian Lamarque, Poesie di Ghiaccio
 
 
 
 
Auguro a tutti un 2013 sereno, ricco di occasioni e di fortune all'ombra (anzi, alla luce) della Poesia! 
 
 
Marisa